atto - 17 dicembre 2015
AVVISO PER I CORSISTI
ANCHE PER LA TERZA GIORNATA DI PROVE SCRITTE POTRETE ATTINGERE AL MATERIALE DEL CORSO.
ECCO I PERCORSI GIURIDICI RAGIONATI AI QUALI FARE RIFERIMENTO:
1) ATTO IN MATERIA PENALE - TECNICHE DI REDAZIONE N. 4;
2) ATTO IN MATERIA CIVILE - TECNICHE DI REDAZIONE N. 11 E DISPENSA N. 13.
atto civile
La banca Alfa, avente sede legale a Milano, con ricorso depositato presso il tribunale di Milano, ha in sintesi esposto: di essere creditrice della società beta della somma di euro 60.000 a titolo di saldo debitore relativo ad un rapporto di apertura di credito regolato in conto corrente, cessato alla scadenza del termine stabilito dalle parti; che l'adempimento delle obbligazioni da parte di Beta era stato garantito da Tizio, il quale si era impegnato a pagare ad alfa "a semplice richiesta scritta e senza eccezioni" tutto quanto dovuto dalla società debitrice a titolo di capitale e interessi moratori al tasso convenzionalmente stabilito; di aver dunque interesse ad ottenere l'emissione di un decreto ingiuntivo di tale importo nei confronti del predetto garante.
Con atto di citazione validamente notificato, Tizio ha proposto opposizione eccependo: la nullità del decreto ingiuntivo, in quanto emesso da un giudice privo di competenza territoriale (pertanto, questa al tribunale di Bologna, luogo della propria residenza e nel quale era stato stipulato il contratto di garanzia), la natura di fideiussione del contratto di garanzia stipulato in favore di Alfa, con conseguente non spettanza degli interessi ultralegali in concreto applicati, in quanto non oggetto di pattuizione scritta tra Alfa e Beta; la nullità della pattuizione degli interessi, in quanto la sommatoria del tasso di quelli corrispettivi con il tasso di quelli moratori conduce al superamento della soglia dell'usura.
Assunte le vesti del legale della banca Alfa, rediga il candidato l'atto giudiziario ritenuto più utile alla difesa della propria assistita.
Riferimenti giurisprudenziali: Cass. civ., Sez. VI, 7 gennaio 2013, n. 180; Cass. civ., Sez. III, 3 marzo 2009, n. 5044
Con atto di citazione validamente notificato, Tizio ha proposto opposizione eccependo: la nullità del decreto ingiuntivo, in quanto emesso da un giudice privo di competenza territoriale (pertanto, questa al tribunale di Bologna, luogo della propria residenza e nel quale era stato stipulato il contratto di garanzia), la natura di fideiussione del contratto di garanzia stipulato in favore di Alfa, con conseguente non spettanza degli interessi ultralegali in concreto applicati, in quanto non oggetto di pattuizione scritta tra Alfa e Beta; la nullità della pattuizione degli interessi, in quanto la sommatoria del tasso di quelli corrispettivi con il tasso di quelli moratori conduce al superamento della soglia dell'usura.
Assunte le vesti del legale della banca Alfa, rediga il candidato l'atto giudiziario ritenuto più utile alla difesa della propria assistita.
Riferimenti giurisprudenziali: Cass. civ., Sez. VI, 7 gennaio 2013, n. 180; Cass. civ., Sez. III, 3 marzo 2009, n. 5044
ATTO PENALE
TIZIO, INCENSURATO, SI RECA PRESSO UN SUPERMERCATO DOVE PRELEVA DA UNO SCAFFALE UNA BOTTIGLIA DI VINO, CHE IMMEDIATAMENTE NASCONDE SOTTO IL GIUBBOTTO, QUINDI OLTREPASSA LA BARRIERA DELLA CASSA SENZA PAGARE ED ESCE DAL SUPERMERCATO, MA SUBITO DOPO VIENE FERMATO DA UN ADDETTO ALLA SORVEGLIANZA CHE LO AVEVA SEGUITO SIN DAL SUO INGRESSO NELL'ESERCIZIO COMMERCIALE E LO AVEVA VISTO MENTRE PRELEVAVA E OCCULTAVA LA BOTTIGLIA. L'ADDETTO ALLA SORVEGLIANZA CHIAMA LA POLIZIA E TIZIO VIENE IDENTIFICATO E DENUNCIATO. NESSUNO PRESENTA QUERELA. TIZIO VIENE SOTTOPOSTO A PROCESSO E ALL'ESITO DEL GIUDIZIO, VIENE CONDANNATO, PREVIO RICONOSCIMENTO DELLE ATTENUANTI GENERICHE, RITENUTE EQUIVALENTI ALLE AGGRAVANTI CONTESTATE, ALLA PENA DI MESI 6 DI RECLUSIONE ED EURO 200 DI MULTA, CONDIZIONALMENTE SOSPESA, IN ORDINE AL REATO DI FURTO AGGRAVATO DI CUI AGLI ARTT. 624 E 625, COMMA 1, n. 2 E 7 C.P. PER L'USO DEL MEZZO FRAUDOLENTO E L'ESPOSIZIONE DEL BENE SOTTRATTO ALLA PUBBLICA FEDE. IL CANDIDATO, ASSUNTE LE VESTI DEL LEGALE DI TIZIO, REDIGA L'ATTO RITENUTO PIÙ IDONEO ALLA DIFESA DELLO STESSO.
Riferimenti giurisprudenziali: Cass. pen., Sez. V., 28 maggio 2015, n. 42395; Cass. pen., 8 aprile 2015, n. 15449; Cass. pen., Sez. Un., 17 luglio 2014, n. 52117; Cass. pen., Sez. IV, (ud. 29 gennaio 2014), 20 gennaio 2014, n. 8094; Cass. pen., Sez. Unite, 18 luglio 2013, n. 40354; Cass. pen., Sez. V, 12 giugno 2013, n. 2151
Riferimenti giurisprudenziali: Cass. pen., Sez. V., 28 maggio 2015, n. 42395; Cass. pen., 8 aprile 2015, n. 15449; Cass. pen., Sez. Un., 17 luglio 2014, n. 52117; Cass. pen., Sez. IV, (ud. 29 gennaio 2014), 20 gennaio 2014, n. 8094; Cass. pen., Sez. Unite, 18 luglio 2013, n. 40354; Cass. pen., Sez. V, 12 giugno 2013, n. 2151